domenica 24 febbraio 2013

Il prof. Warwick e i suoi studi sull' ibridazione tra uomo e macchina

Kevin Warwick, professore di cibernetica all'Università di Reading (UK), conduce da anni ricerche nel campo della robotica, dell'intelligenza artificiale e delle interfacce uomo-macchina che gli hanno consentito di progettare robot dotati di sensibilità non lontane da quelle che a noi umani conferiscono i nostri cinque sensi ed a realizzare piccoli robot mobili, pilotati da una rete di cellule nervose (prelevate dal cervello di ratti).L'aspetto più controverso dei suoi studi riguarda l'ibridazione uomo-macchina. Warwick, infatti, è convinto che la prossima forma di vita sul pianeta terra, in un percorso evolutivo "estropicamente" modificato ed accelerato dall'esponenziale curva di crescita tecnologica, potrebbe essere una specie a metà fra l'essere umano e le macchine.L'umanità sarebbe di conseguenza divisa fra coloro che accetteranno di ibridarsi con le macchine e gli altri: una sottospecie dalle potenzialità limitate. In due occasioni, Warwick si è sottoposto in prima persona a esperimenti di ibridazione con le macchine, facendosi impiantare nel braccio dei dispositivi elettronici. Il primo, nel 1991, gli permise di comunicare la sua presenza alle apparecchiature elettroniche del suo laboratorio. Warwick ritiene che chip di questo tipo, che sfruttano una tecnologia che sta a metà fra quella dei Gps e quella delle radiotrasmittenti, potrebbero essere impiantati a tutti, per permettere di localizzare in ogni istante le persone.


TG2 - Biochip e Warwick a Rovereto (Trento) [27-05-2010]

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