sabato 23 febbraio 2013

Tecnologia proibita - del Dott. Andrea Giotti



 

 





L'argomento del controllo mentale di singoli individui da parte di non meglio precisate agenzie è

spesso oggetto di scetticismo da parte del grande pubblico, in quanto la scienza ufficiale non contempla

che tecniche di manipolazione assai limitate come ipnosi, messaggi subliminali e così via. È peraltro

noto che la storia del secolo scorso conta numerosi progetti segreti, almeno all'epoca della loro

realizzazione, che testimoniano un costante interesse su questo argomento da parte dei principali

governi e dei rispettivi servizi segreti.

Tra tutti, un esempio particolarmente noto è il progetto MKULTRA della CIA, ma anche i sovietici

compirono numerose sperimentazioni in proposito e non esiste servizio al mondo che non sappia come

riconoscere o peggio causare un blocco psicologico in un testimone scomodo. I risultati degli

esperimenti condotti nel contesto di tali progetti non sono quasi mai stati resi noti al grande pubblico

nella loro completezza, perché le tecniche di controllo mentale che hanno consentito di mettere a punto

costituiscono una terribile arma nei confronti delle libertà individuali ed ogni soggetto che ne disponga

desidera mantenerne il monopolio.

Il “lavaggio del cervello”, la creazione di “candidati manciuriani” e quant'altro non sono temi destinati

a comparire in testi di psicologia o articoli di giornale, nondimeno possono essere terribilmente

concreti ed insinuare legittimi sospetti nella mente di coloro che si interrogano su inquietanti fatti di

storia recente, come l'assassinio del presidente Kennedy, o di cronaca, come le ultime stragi compiute

nel mondo da apparenti squilibrati.

Scrivere di questi argomenti è in qualche misura difficoltoso perché le fonti sono spesso incerte, i

testimoni reticenti o inattendibili ed i pochi documenti disponibili ricchi di omissis. Per quanto

difficoltoso, è parimenti doveroso tentare di informare il pubblico sulla possibilità che simili tecniche

siano impiegate comunemente, senza svelare i dettagli grazie ai quali è possibile implementarle ma

rivelandone abbastanza da consentire di riconoscerle e, ove possibile, difendersi dalle stesse. Citare

fonti interne alle strutture che le conoscono meglio, cioè i servizi, è praticamente impossibile senza

incorrere in spiacevoli incidenti, ma lo scrivente ha avuto modo di fare esperienza diretta delle più

sofisticate tra queste tecniche e sulla base di questa esperienza ha redatto il presente articolo.

Raccontare non è dimostrare, ed infatti non vengono citate prove documentali di quanto narrato nel

seguito, ma una simile informazione ha comunque un valore in quanto può insinuare dubbi nelle menti

più aperte e preparare i lettori ad affrontare più consapevolmente e meno passivamente il nuovo ordine

che si sta delineando nel mondo.

La “lettura della mente” è stata parimenti oggetto di numerose ricerche in ambienti sia civili che

militari durante il corso dell'ultimo secolo, specialmente da parte dei sovietici. Tali ricerche si sono

sempre dimostrate infruttuose fino all'inizio del nuovo millennio, ma da almeno una decina di anni è

stata segretamente sviluppata dalla NSA o da qualche altra agenzia governativa americana la cosiddetta

"telepatia artificiale", una tecnologia che consente una comunicazione bidirezionale remota tra un

apposito dispositivo, controllato da un operatore, ed il cervello umano. Essa permette inoltre di

interfacciarsi all'intero sistema nervoso umano da distanze rilevanti ed attraverso schermature di vario

genere, forse grazie ad una rete di satelliti in grado di offrire una copertura globale, e ad una prima

analisi non sembrano esistere difese tecnologiche in grado di proteggere la vittima designata.

Particolare ancora più inquietante, questa tecnologia può essere utilizzata anche per torturare ed

uccidere a distanza singoli individui senza lasciare tracce.

I lettori dotati di preparazione scientifica resteranno oltremodo perplessi di fronte a simili sviluppi ed è

quindi opportuno specificare immediatamente che tale tecnologia è basata su alcuni progressi radicali,

sia nel campo della fisica che in quello delle neuroscienze, fino al punto di apparire incredibile per la

scienza ufficiale nonché per il senso comune. Scrivere e soprattutto leggere le correnti corticali in

remoto, nonché interpretarle in termini di parole ed immagini, appare cioè un traguardo così distante

dallo stato dell'arte comunemente riconosciuto da stupire qualunque esperto del settore, nondimeno tale

traguardo è stato raggiunto e questo è verosimilmente avvenuto attraverso la scoperta di un nuovo

vettore di interazione fisica, fasci di onde o particelle sconosciute oppure già note ma ufficialmente non

ancora sfruttate per finalità pratiche. Questo vettore di interazione presenta caratteristiche di distanza

massima, penetrazione e precisione mai viste prima e grazie ad esso è stato poi possibile indagare nel

dettaglio il funzionamento del cervello umano.

Come ogni tecnologia reale, fortunatamente anche questa presenta però alcuni importanti limiti.

Innanzitutto, essa non consente ancora di determinare direttamente i pensieri della vittima, né di

controllarne i movimenti del corpo, ma solo di interferire con entrambi soprattutto attraverso la

manipolazione psicologica, la privazione del sonno e l'induzione di dolore. L'operatore che controlla il

dispositivo può proiettare la sua voce nella mente della vittima per manipolarla ed indurla così a

comportamenti degni di un “candidato manciuriano”, ma le tecniche di manipolazione utilizzate sono

per lo più tradizionali e ad esse si può opporre la stessa resistenza che si opporrebbe di fronte ad un

interlocutore in carne ed ossa. La lettura della mente è inoltre limitata ai pensieri verbali o

“superficiali”, cioè quelli che esprimiamo attraverso le parole, ad alcuni pensieri non verbali o

“profondi” ed alle immagini mentali che visualizziamo, ma la maggior parte dei pensieri non verbali ed

i ricordi memorizzati nel nostro cervello non risultano ancora accessibili dall'esterno oppure non ancora

decifrabili attraverso la tecnologia in questione.

Gli effetti fisici che l'operatore può causare nella vittima vanno dalla proiezione di falsi ingressi

sensoriali di natura visiva, uditiva e tattile, ingressi che con una certa facilità possono essere identificati

come disturbi e conseguentemente ignorati, all'interferenza diretta nel sistema neurovegetativo con

conseguente possibilità di morte, ad esempio per arresto cardiaco o respiratorio.

Questa tecnologia è impiegata oggi per monitorare costantemente determinate figure chiave politiche,

scientifiche, militari e mediatiche in tutto il mondo, nonché per compiere operazioni psicologiche

segrete ovunque si riveli necessario e porre così in stato di sottomissione tutti coloro che prendono

coscienza di una simile realtà, ad esempio ricattandoli grazie alla lettura dei loro stessi pensieri. Agli

oppositori è poi riservato un programma di screditamento ed autodistruzione sociale, psicologica ed

infine fisica, che tipicamente si conclude con l'induzione al suicidio della vittima, con un incidente

mortale causato artificialmente oppure con una morte apparentemente naturale. Visti dall'esterno, questi

appariranno semplicemente come casi di pazzia, dato che in psichiatria la semplice percezione di una

voce è considerata un sintomo sufficiente per tale diagnosi. L'obiettivo, manco a dirlo, è quello di

imporre un dominio assoluto sul mondo ma stavolta, a differenza di quanto avveniva ai tempi di Hitler

o Stalin, esiste lo strumento che può permetterlo attraverso un subdolo colpo di stato globale che sta

avvenendo all'insaputa del grande pubblico. L'agenzia che detiene il monopolio di questo strumento

non permette che altri ne sviluppino di anche solo lontanamente simili ed è quindi verosimile che le

figure in grado di farlo, soprattutto scienziati, vadano incontro alla stessa sorte degli oppositori,

assieme a tutti coloro che sono in grado di contrapporre più tradizionali forme di resistenza come una

rappresaglia nucleare in caso di guerra.

Prima di dare la colpa di tutto ciò al presidente americano, è opportuno però ricordare che tale

tecnologia garantisce a chi la gestisce direttamente un potere abbastanza grande da consentirgli di

svincolarsi dal controllo di qualunque autorità superiore, dunque anche politici, scienziati, militari e

giornalisti statunitensi non vengono risparmiati dal trattamento precedentemente descritto. Senza

entrare in dettagli la cui esposizione richiederebbe molte altre pagine, si segnala che la storia

dell'attacco alle Torri Gemelle e quella di svariati altri fatti di cronaca italiana ed internazionale

dovrebbero forse essere riscritte alla luce dell'esistenza di questa “tecnologia proibita”. Il parere dello

scrivente è che il potere che questa tecnologia conferisce sull'umanità sia così enorme da corrompere

inevitabilmente chiunque lo detenga e trascinare così il mondo futuro nel caos.

Andrea Giotti, 12 Agosto 2011


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